CENTRO STORICO
Il Centro Storico di Trentinara si estende su di un’area di circa 12 ettari ed è il risultato dell’evoluzione e delle sedimentazioni culturali che dal IX sec. d.C. in poi si sono susseguite nel paese.
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Trentinara è conosciuta anche per le sue terrazze panoramiche, dislocate in vari punti del paese, dalle quali è possibile ammirare panorami mozzafiato che spaziano sulla costiera cilentana, sulla piana di Paestum e poi su Capri e la costiera amalfitana e fino al golfo di Salerno.
Dalle terrazze panoramiche è possibile ammirare suggestivi e coloratissimi tramonti in tutti i periodi dell’anno.
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Il Monumento ai Caduti è ubicato nella Piazza dei Martiri e degli Eroi, la piazza principale del paese. Il monumento è un complesso costituito da un basamento in preziosa pietra di Rapolano(1). Sui quattro lati del basamento sono poste altrettante targhe in bronzo sulle quali sono riportati i nomi dei caduti di Trentinara per la Patria. Sul prospetto anteriore è fissata la targa commemorativa con incisa la scritta “Trentinara ai suoi figli dovunque comunque caduti per la grandezza d’Italia”. Il basamento è sormontato da una statua in bronzo che rappresenta un eroico soldato romano, che solleva verso il cielo il gladio (la spada utilizzata dai soldati romani). Il monumento, opera di Pietro Ceccarelli, è stato inaugurato il 13 luglio del 1930. (CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ)
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Romantica stradina che collega la piazza principale alla terrazza panoramica degli innamorati, che si affaccia sulla “preta ‘ncatenata”, ed arriva fino alla piazzetta Panoramica.
Durante la passeggiata è possibile ammirare le belle maioliche di Sergio Vecchio che illustrano i versi delle poesie d’amore più famose.
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Video "La Via Dell'Amore"
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La "Preta 'ncatenata" rappresenta uno degli angoli più suggestivi di Trentinara, caratterizzato da due enormi massi naturalmente incastrati che si ergono a precipizio su Giungano, formando una sorta di alcova naturale. Secondo la leggenda, durante l'epoca dei briganti che infestavano il territorio, qui si concluse la tormentata storia d'amore tra la bellissima Isabella, figlia del marchese, ed il giovane brigante Saul. Nonostante gli ostacoli e la delazione degli invidiosi, i due amanti si incontravano segretamente nell'alcova della "Preta 'ncatenata". Tuttavia, il padre di Isabella, venutone a conoscenza e deciso a porre fine alla tresca, inviò un plotone di soldati per catturare i giovani. Per sfuggire alla cattura e alla vendetta del marchese, Isabella e Saul, decisi a non separarsi, si abbracciarono un'ultima volta e si gettarono insieme nel vuoto, preferendo morire abbracciati piuttosto che rinunciare al loro amore.
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CHIESA DELLA SANTISSIMA ASSUNTA: la Chiesa della Santissima Assunta, a cui è dedicata la parrocchia, sorge nella piazza principale di Trentinara ed è stata costruita nel XVIII secolo.
CHIESA DELLA MADONNA DEL ROSARIO: la Chiesa della Madonna del Rosario è di proprietà della congrega e risale a un'epoca antica, anche se è stata ristrutturata nel 1747. Durante la ristrutturazione furono aggiunte tele, tra cui una pala d'altare attribuita alla scuola di Francesco Solimena.
SANTUARIO DELLA MADONNA DI LORETO: il Santuario della Madonna di Loreto, situato nel territorio circostante di Trentinara, riflette l'influenza dei monaci basiliani, evidenziata anche nella struttura del campanile, che richiama l'architettura dei loro monasteri.
(CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ SULLE CHIESE A TRENTINARA)
RESTI DELL’ACQUEDOTTO ROMANO
In contrada Foria è possibile individuare i resti dell’acquedotto romano che forniva l’acqua all’antica città di Paestum.
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Il sito nella località Piano Molito fu scoperto nel 1975 da Nabers e Holloway durante un'indagine generale. Le evidenze principali della prima occupazione di Trentinara sono i resti del muro perimetrale che circondava il sito. Apparentemente il muro non è mai stato interrato e per metterne in luce i tratti è stato sufficiente togliere solo la vegetazione arbustiva. Il muro è meglio conservato nella prima sezione dove può essere seguito per una lunghezza di 15 metri.
Nella fase Protoappenninica le tipiche tazze con ansa ad ascia , non decorate, si sono rinvenute lungo le gole di Tremonti a Trentinara, luogo di nascita del fiume Solofrone (circolo di pietre arrossate: focolare). Del Bronzo medio, sul terrazzo di Piano Molito a Trentinara, sono stati scoperti i resti di un «villaggio ampio più di un ettaro, fortificato da un muraglione a secco conservato in tre tratti», anteriore allo strato contenente ceramica Appenninica. Il muro, che circondava l'insediamento di capanne, è datato, sulla base della ceramica rinvenuta, alla media età del bronzo (XVI - XIII secolo a.C.).
Il sito nella Valle San Nicola: circa 1 Km a Nord di Trentinara, in una zona pianeggiante, è stata individuata un'area fittamente interessata ad affioramenti di materiale laterizio e ceramico che ne documenta l'occupazione già in età antica. La presenza di ceramica a vernice nera ed acroma fa pensare ad un piccolo insediamento rurale databile tra il IV ed il III sec. a.C. (CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ SULL'ETÀ DEL BRONZO A TRENTINARA)
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Nel comune di Trentinara è possibile percorrere circa 40 km di sentieri sulle montagne circostanti: l’alta via del monte Soprano, l’alta via del Monte Vesole, la gola di Tremonti, il versante est del monte Vesole, il monte Sottano, il sentiero del pane. Per effettuare i percorsi è preferibile rivolgersi ad esperte guide locali.
MULINI E IL SENTIERO DEL PANE
Il sentiero del pane è un percorso che inizia dalla strada provinciale n. 13 presso il bar Cavallino e porta attraverso una serie di tappe suggestive. Dalla fontana Vetuso, si procede verso il Mulino della Serra, superando antiche arcate di pietra che sostenevano condotte d'acqua. Lungo il percorso, si attraversa un terreno caratterizzato da rocce, ginepri, carpini e ginestre tipiche della macchia mediterranea. Si raggiungono poi le sorgenti Ospedale e Nome di Dio, accanto alle quali si trova un'ampia aia dove un tempo veniva trebbiato il grano (la pisatura). Continuando, si arriva alla Fontana che assecca, da cui è possibile raggiungere il centro abitato di Trentinara attraverso una panoramica strada in contrada Perato. Qui, nel caratteristico centro storico, si conclude il ciclo del pane con la cottura dello stesso nei tradizionali forni a legna.
LA GOLA DI TREMONTI E LA CASCATA DEL SOLOFRONE
La gola di Tremonti, situata tra Giungano e Trentinara, è un canyon delimitato dai monti Sottano, Soprano e Cantenna, scavato dal fiume Solofrone. Caratterizzato da alte pareti rocciose coperte di macchia mediterranea e boschi di leccio, offre un paesaggio suggestivo. È possibile attraversare questa gola percorrendo l'antico sentiero che collega Giungano a Trentinara. Durante il percorso, si può ammirare la cascata del Solofrone, che presenta un salto di oltre 20 metri. È consigliabile visitare la cascata verso la fine dell'inverno o alll'inizio della primavera, quando il fiume ha una maggiore portata d'acqua.
RIFUGIO E AREE ATTREZZATE DEL MONTE VESOLE
Sulle pendici del Monte Vesole, situato tra Trentinara e Roccadaspide, si estende un territorio ricco di biodiversità, caratterizzato da una varietà di flora e fauna. Il monte Vesole offre agli escursionisti numerosi sentieri per il trekking e aree attrezzate con tavoli da picnic e giochi per i più piccoli, facilmente raggiungibili in auto, rendendolo meta ideale per le famiglie e per gli amanti della natura. Un punto di interesse particolare è il "Parco delle due Nevere", situato a 900 metri s.l.m., che rappresenta un esempio di archeologia industriale. Le nevere, costruzioni utilizzate sin dal Rinascimento, consentivano di conservare il ghiaccio, prodotto con dalla neve invernale, per tutto l'anno, sfruttando strati di neve pressata isolati coprendoli con terra e foglie. Questo ghiaccio veniva impiegato, nei mesi caldi, per preparare granite e sorbetti ed anche per scopi terapeutici. Le due nevere del Monte Vesole, restaurate nel 2013, costituiscono un prezioso patrimonio storico e sono un simbolo dell'ingegnosità umana nello sfruttare le risorse naturali.