Cosimo De Giorgi o Arcangelo Cosimo De Giorgi (Lizzanello, 9 febbraio 1842 – Lecce, 2 dicembre 1922) è stato un medico/scienziato italiano. Ha scritto ampiamente del Cilento nel libro "Da Salerno al Cilento" pubblicato a puntate su la "Rassegna Nazionale - 1884" e ristampato, in un'elegante edizione del 1995, con il titolo "Viaggio nel Cilento", da Giuseppe Galzerano Editore. Il De Giorgi ha scritto del Cilento anche in "Cilento - Geologia, Idrografia" del quale si trova una bellissima edizione stampata nel 2003 da Giuseppe Galzerano Editore.
I suoi primi studi li compì a Martano, il paese materno, per poi proseguirli a Lecce presso il Real Collegio dei Gesuiti. Terminati gli studi ginnasiali si trasferì, con un rocambolesco viaggio (otto giorni per il solo tratto Lecce-Napoli), a Pisa, dove si iscrisse alla Facoltà di Medicina della locale università, nel solco della tradizione familiare. Lì, il 14 giugno 1864, conseguì la laurea in medicina. Si iscrisse quindi all'Istituto Superiore di Firenze per specializzarsi in Medicina nel 1865 ed in Chirurgia l'anno dopo.
Intanto, nell'intenzione di continuare gli studi all'estero, aveva appreso l'inglese, il francese e il tedesco. Ma la prospettiva sfumò presto per una tragedia familiare: nel 1867 morì di colera il padre, insieme a due zii. De Giorgi fu costretto a fare rientro a Lizzanello. Intraprese quindi la professione medica stabilendosi a Lecce con la madre e i due fratelli. Il matematico Ennio De Giorgi è stato un suo nipote.
A lui si deve la fondazione, nel 1872, dell'Osservatorio Meteorologico di Lecce, le cui osservazioni iniziarono il 1º dicembre 1874. Ottenuti, nel 1876 altri 24 pluviometri, allestì, a sostegno di tale attività, la Rete Termopluviometrica Salentina, un'efficiente rete di monitoraggio che, nel 1877, attraverso una trentina di stazioni, estendeva le osservazioni a tutta la provincia. L'attività di raccolta dei dati proseguì fino alla morte del fondatore ed in maniera continua, se si eccettuano alcune lacune durante la parentesi bellica, furono pubblicati nel Bollettino Municipale (fino al 1900) e, successivamente nella Rivista Meteorica Annua. Essi sono attualmente oggetto di attenzione e di recupero da parte dell'Università di Lecce, per un loro possibile utilizzo nell'ambito dello studio storico del clima locale nel corso di progetti di ricerca sulle modificazioni climatiche indotte dall'attività umana.
Nel 1877 ebbe l'incarico, dal Direttore del Regio Comitato Geologico P. Zezi, di portare a termine uno studio geologico sulla Basilicata e sulla provincia di Lecce, i cui esiti pubblicò in due carte geologiche del 1879 e del 1880. Cosimo De Giorgi fu inoltre l'ideatore di un modello di sismografo che porta il suo nome. Questi lavori gli valsero, nel 1880, la nomina a Cavaliere della Corona d'Italia, dietro proposta del Ministero dell'Agricoltura. Fu socio del Comizio Agrario di Lecce. Ideò e realizzò, presso l'Istituto Tecnico "O. G. Costa" di Lecce, un Gabinetto di Storia Naturale.
Nel 1880, al primo congresso dell'Associazione Meteorica Italiana, ne viene nominato vicepresidente. Nel 1881, su incarico del Regio Corpo delle Miniere, effettua l'esplorazione geologica dei distretti di Campagna e Vallo della Lucania e, inoltre, realizza la prima carta Mineraria della Provincia di Lecce.
Fu in stretta amicizia con lo studioso d'arte salentino Pietro Cavoti, alla morte del quale Cosimo De Giorgi si adoperò attivamente affinché l'opera dell'amico non andasse dispersa. Grazie a lui essa è stata interamente conferita in un apposito fondo conservato presso il Museo Civico di Galatina intitolato all'artista.
I suoi interessi archeologici lo condussero alla scoperta dell'Anfiteatro Romano, nel centro della città di Lecce, riportato alla luce grazie alla sua iniziativa e dichiarato Monumento Nazionale.