Delle chiese di Trentinara, come si legge in un documento del 1092 conservato nell'archivio della Badia di Cava, facevano parte anche la Chiesa di San Mauro, la Chiesa di San Giovanni e la chiesa di San Silvestro, tutte al di fuori dell'abitato ed andate completamente distrutte.
Oggi, a Trentinara, ci sono ancora quattro chiese:
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CHIESA DI SAN NICOLA
La Chiesa di San Nicola, di origine normanna e risalente al X secolo, è situata nel centro storico di Trentinara. Presenta una struttura composta da un'unica navata che termina con un presbiterio rialzato. Sulla parete absidale sono presenti nicchie per la conservazione di statue e icone, evidenziando l'influenza bizantina nella cultura del borgo. Nel XVII secolo la chiesa subì un periodo di decadimento a causa della persecuzione dei monaci basiliani da parte del vescovo di Capaccio, Bonito (1677-1684), che giunse anche a bruciare libri sacri e testimonianze storiche nella piazza di Cuccaro. Secondo una tradizione popolare, non supportata da prove documentali, ma ritenuta attendibile, la statua di San Nicola fu rubata di notte dai fedeli di Monte Cicerale e trasportata nella propria chiesa, dove è ancora venerata. Questo episodio potrebbe essere stato più un trasferimento volontario e pietoso che un furto, con l'obiettivo di proteggere il Santo in un territorio dominato dal rito greco-ortodosso. Attualmente la Chiesa di San Nicola funge da sede per una galleria o laboratorio d'arte.
CHIESA DELLA SANTISSIMA ASSUNTA
La Chiesa della Santissima Assunta, a cui è dedicata la parrocchia, sorge nella piazza principale di Trentinara ed è stata costruita nel XVIII secolo. Sebbene meno significativa dal punto di vista artistico rispetto ad altre chiese del luogo, presenta un campanile imponente, la cui grande campana fu fusa agli inizi del XX secolo e precedentemente collocata nell'abside della chiesa di San Nicola, dove ancora sono visibili le tracce dello stampo.
CHIESA DELLA MADONNA DEL ROSARIO
La Chiesa della Madonna del Rosario è di proprietà della congrega e risale a un'epoca antica, anche se è stata ristrutturata nel 1747. Durante la ristrutturazione furono aggiunte tele, tra cui una pala d'altare attribuita alla scuola di Francesco Solimena. Purtroppo queste opere d'arte e altre sono state rubate, ma restauri recenti hanno permesso una ricostruzione fedele dei dipinti ad opera di Salvatore Renzi. La chiesa ha una struttura a navata unica con cappelle lungo i lati e un'abside rettangolare, con un arco trionfale che separa la zona absidale, sormontata da una cupola. L'aula è coperta da un soffitto piano decorato con motivi floreali dipinti. La congrega, ancora attiva, testimonia lo spirito di solidarietà nella comunità contadina e partecipa a processioni e funerali, dove i membri indossano i caratteristici camici e mozzetti ricamati. Durante la Festa della Candelora, la consegna delle candele benedette ai capifamiglia rinnova e rafforza il legame con la tradizione.
SANTUARIO DELLA MADONNA DI LORETO
Il Santuario della Madonna di Loreto, situato nel territorio circostante di Trentinara, riflette l'influenza dei monaci basiliani, evidenziata anche nella struttura del campanile, che richiama l'architettura dei loro monasteri. Questi monaci, noti anche come italo-greci, arrivarono nel Cilento in epoca medievale, fuggendo dalle persecuzioni e contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita della regione. Fondarono conventi che divennero centri vitali per le comunità locali. Il santuario è arricchito da affreschi attribuiti a Fratel Angelo, l'ultimo eremita e custode del luogo. La leggenda delle presunte apparizioni mariane nei dintorni del santuario, tra cui quella della Madonna seduta su un leccio, rafforza il suo legame spirituale con la regione. Il Pozzo della Madonna, nelle vicinanze, simboleggia l'importanza dell'acqua nell'antica civiltà contadina del Cilento.