1978 - Siti Età del Bronzo

I SITI DELL’ETÀ DEL BRONZO A TRENTINARA.

Il sito nella località Piano Molito fu scoperto nel 1975 da Nabers e Holloway durante un'indagine generale. La sua esplorazione fu effettuata nell'agosto del 1977 con l'autorizzazione del professor Werner Johannowsky, soprintendente all'Archeologia per le Province di Salerno, Avellino e Benevento. Le evidenze principali della prima occupazione di Trentinara sono i resti del muro perimetrale che circondava il sito.

Apparentemente il muro non è mai stato interrato e per metterne in luce i tratti è stato sufficiente togliere solo la vegetazione arbustiva. Il muro è meglio conservato nella prima sezione dove può essere seguito per una lunghezza di 15 metri. Nel libro "Lo sviluppo dell'età del bronzo italiana: testimonianze da Trentinara e dalla Valle del Sele"(1) , nell'introduzione su Trentinara, si legge: "Lo studio del sito di Trentinara nel 1977 ha portato all'identificazione del primo insediamento conosciuto dell'età del Bronzo Medio nell'area dell'antica Paestum. Questa scoperta non solo aggiunge un elemento significativo alla storia insediativa dell'area di Paestum, ma, se considerata insieme ai dati relativi all'occupazione dell'età del bronzo della piana del Sele qui raccolti, fornisce anche una base provvisoria per stimare la densità insediativa e la continuità del patrimonio culturale sviluppatosi durante il II e l’inizio del I millennio a.C.

Ed ancora si legge:

"Trentinara
Il sito di Trentinara occupa il bordo di un ripiano alla cima della profonda gola formata dal fiume Solofrone nelle colline calcaree ai margini della piana di Paestum. La gola del Solofrone ha tagliato la più occidentale delle creste calcaree e in località Trentinara penetra nella valle che si estende verso sud da Capaccio tra questa cresta e la successiva cresta ad est.
A 490 m. di altitudine il sito di Trentinara è notevolmente inferiore rispetto alle creste dei due crinali, che raggiungono rispettivamente le quote di 630 e 1080 metri. Un burrone che trasporta ancora in modo intermittente l'acqua dalle colline più alte a est del sito lo delimita definisce a sud e ad est. A nord e nord-ovest gli strati più friabili sono stati esposti all'erosione, creando così una depressione che delimita anche il sito. I limiti naturali mancano solo a nord-est.[...]"

Nella fase Protoappenninica le tipiche tazze con ansa ad ascia  Tazze con ansa ad ascia, non decorate, si sono rinvenute presso Porta Giustizia, all’ingresso meridionale delle mura di Paestum, presso la deviazione del Capodifiume, lungo le gole di Tremonti a Trentinara, luogo di nascita del fiume Solofrone (circolo di pietre arrossate: focolare), presso le sorgenti di Capodifiume, nella grotta della Madonna del Granato, a metà costa, in loc. S. Venera, presso l’antico santuario, sulla sponda sinistra di Capodifiume (ceramica d’impasto con decoro puntinato dell’Appennino iniziale e oltre), presso Torre Laura e la Torre 28 delle mura di Paestum (resti di capanna dell’Appennino medio). Del Bronzo medio, sul terrazzo di Piano Molito a Trentinara, sono stati scoperti i resti di un «villaggio ampio più di un ettaro, fortificato da un muraglione a secco conservato in tre tratti», anteriore allo strato contenente ceramica Appenninica.  Fonte libro di Flaminia Arcuri, specialista della Preistoria e Protostoria e collaboratrice in numerosi cantieri di scavo.

Il muro, che circondava l'insediamento di capanne, è datato, sulla base della ceramica rinvenuta, alla media età del bronzo (XVI - XIII secolo a.C.) 

Il sito nella Valle San Nicola: circa 1 Km a Nord di Trentinara, in una zona pianeggiante, è stata individuata, nel corso di ricognizioni effettuate a cura della Soprintendenza Archeologica di Salerno, un'area fittamente interessata ad affioramenti di materiale laterizio e ceramico che ne documenta l'occupazione già in età antica. La presenza di ceramica a vernice nera piuttosto scadente di qualità e di ceramica acroma d'uso comune fa pensare ad un piccolo insediamento rurale databile tra il IV ed il III sec. a.c. (Bibl: AVAGLIANO 1987, p. 46 n. 71.) 

(1) "The Development of the Italian Bronze Age: Evidence from Trentinara and the Sele Valley" ed. 1978 di R. Ross Holloway e Susan S. Lukesh (Brown University Providence Rhode Island) e Ned Nabers (Vanderbilt University Nashville, Tennessee)
Lo staff era composto, oltre agli autori del presente lavoro, dal Sig. Andrea Guida, nostro collaboratore in numerose campagne precedenti, in rappresentanza della Soprintendenza alle Antichità e dal Dott. Luciano Monzo, geologo (di Agropoli). Lo scavo è stato reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Fruehauf, di William Mayer, della Tenuta di Percival Lowell e della Brown University.

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