1930 - Il monumento ai Caduti di Trentinara

Quanto è costato il monumento ai Caduti per la Patria posto al centro della piazza principale del paese di Trentinara (SA)?

Di seguito il resoconto del comitato pro monumento così come riportato dal Dott. Enrico Cavallo nel testo "TRENTINARA - Il Circolo Fascista del Cantenna e il Monumento ai Caduti Trentinaresi per la Patria 1922 - 1930". Nel libro sono riportati anche i singoli nomi di tutti coloro che contribuirono con il relativo importo donato. Noi ci limiteremo a riportare i totali delle entrate e delle uscite (importi espressi in lire). (↓↓VAI A STORIA E FOTO↓↓)

 "Resoconto Morale e Finanziario - Perchè si sappia chi ha dato per la prima rinascita di Trentinara in opere ed in denaro e come si è speso si pubblica il seguente resoconto: [...]

TOTALE GENERALE ENTRATE

1° Raccolta tra i Trentinaresi dell'America del Nord.......L.    6315.--
2° Raccolta tra i Trentinaresi dell'America del Nord.......L.    2000.--
3° Raccolta tra i Trentinaresi dell'America del Nord.......L.    3000.--
4° Raccolta tra i Trentinaresi dell'America del Nord.......L.      300.--
Raccolte tra i Trentinaresi dell'America del Sud.............L.      450.--
Raccolte dal Maresciallo Maggiore D'Angelo Rosario......L.      469.--
Raccolte dal Dott. Enrico Cavallo.................................L.    4360.--
Ricavato Pesca di Beneficenza e Lotteria......................L.    1064.--
Interessi somma depositata........................................L.      835.--
Raccolte dal Comitato in Trentinara.............................L.   5982,45
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .L.24.776,45

SPESE

Trasporto ferrovia bronzo............................................L.     202,60
Trasporto basamento monumento da Rapolano a
Trentinara.....................................L.   1000.--
Acquisto trasporto materiale pietre cemento ecc....L.     601.--
Fondamenta - lavori e materiale...................................L.     739.--
Spese postali e telegrafiche del Comitato......................L.     164,35
Cartoline edite a cura del comitato...............................L.     429,50
Ringhiera in ferro battuto............................................L.      900.--
Incassatura bronzo.....................................................L.      300.--
Manifesti al pubblico ed altri stampati...........................L.     330.--
Doni Lotteria e Pesca: trasporto, svincolo, acquisto.......L.      434.--
Spese inaugurazione monumento................................L.     1000.--
Versate allo scultore Ceccarelli.....................................L.   18000.--
a) Stemmi del Comune (smalteria Nante).....................L.       210.--
    e targa in marmo di Carrara....................................L.         50.--
b) Fasci littori 2 esemplari in bronzo.............................L.         60.--
c) Libri vari....................................L.       600.--
d) Tre bandiere di seta................................................L.       550.--
e) Ricamo bandiera Combattenti..................................L.         71.--
f) Ricamo bandiera Circolo e Comune...........................L.       350.--
g) Distintivi e spilli speciali con stemma trentinarese......L.       380.--
h) Spese poste telegrafi telefono del Presidente.............L.       320.--
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .L.26.691,45

Le somme da a ad h sono state riÌevate dall'obolo raccolto dal Presidente e raccolto non al solo scopo del Monumento ma anche della biblioteca popolare, del Circolo di Cultura, ecc.

RICAPITOLAZIONE

Spese. . . . . . . . . L. 26.691.45
Entrate. . . . . . . . L. 24.771.45
_____________L. 1915.--(1)
(1)
che il Comitato ancora deve versare al Cav. Dott. Enrico Cavallo.

Ora in un cerchione d'infamia, come alla berlina, dovrebbero qui segnarsi i nomi di coloro che promisero il contributo pro monumento e non lo versarono mai. Si ha pietà dei loro figliuoli, che arrossirebbero senza colpa e si segnano con pseudomini. Sono in tutto 26; hanno tutti lo stesso pseudonimo: incoscienti.

MONUMENTO AI CADUTI 
Il Monumento ai Caduti è ubicato nella Piazza dei Martiri e degli Eroi, la piazza principale del paese. Il monumento è un complesso costituito da un basamento in preziosa pietra di Rapolano(1). Sui quattro lati del basamento sono poste altrettante targhe in bronzo sulle quali sono riportati i nomi dei caduti di Trentinara per la Patria. Sul prospetto anteriore è fissata la targa commemorativa con incisa la scritta “Trentinara ai suoi figli dovunque comunque caduti per la grandezza d’Italia”. Il basamento è sormontato da una statua in bronzo che rappresenta un eroico soldato romano, che solleva verso il cielo il gladio (la spada utilizzata dai soldati romani). Il monumento, opera di Pietro Ceccarelli, è stato inaugurato il 13 luglio del 1930.
Un breve riassunto storico sul monumento
Nell'ottobre del 1924 il Circolo Rupe Cantenna, fondato nel 1922 dal Dott. Enrico Cavallo, istituì il Comitato per la costruzione del monumento dedicato ai Caduti Trentinaresi per l'Italia. Nel 1928 il Monumento era fatto compiuto: esso sarebbe partito per Trentinara dallo studio del Prof. Pietro Ceccarelli, dopo il collaudo del Prof. Giuseppe Graziosi dell'Accademia di Firenze, che si esprimeva così nella relazione finale: "La statua dell'Eroe sopravvissuto simboleggiata in una maschia figura del soldato romano, risponde pienamente all'idea rappresentativa dell'esaltazione di Trentinara presente in tutte le tappe storiche della Patria, con i sacrifici dei suoi figli ed è completamente riuscita un'opera d'arte per espressione per sobrietà di modellatura, classica nella linea e nella semplicità".
Il monumento giunse a Trentinara a fine 1929 e fu custodito nella sede del Circolo Rupe Cantenna in attesa di essere installato nella piazza di Trentinara. Il monumento, opera del Prof. Pietro Ceccarelli, fu inaugurato il 13 Luglio del 1930(2) alla presenza di molte autorità. L'inaugurazione ebbe evidenza nazionale e fu riportata anche sul giornale "Popolo di Roma del 17 Luglio 1930 - N. 169". L'articolo, scritto da Antonio Apicella pubblicista di Capaccio, iniziava così:

                    TRENTINARA, 13
"Il popolo del Cilento che tra quelli del Salernitano è forse il più rude ma il più sincero, riversandosi stamane a Trentinara, con i suoi gagliardetti, le sue fiamme, le sue bandiere, ha dato al Prefetto Ottavio Dinale e all'Avv. Pasquale Palladino, Segretario Federale, la più grande prova della sua devozione al Regime, lungamente acclamando e stringendosi intorno ai rappresentanti il Governo Nazionale.
"Trentinara appariva trasformata in un trionfo di tricolori e di sole. Le bandiere, bandiere sulle case, sui pennoni, dappertutto, costituivano uno sfondo magnifico alla massa di popolo che gremiva le strade e la Piazza.
"All'entrata del paese due grandi striscioni con un motto magnifico di propositi e di patriottismo salutano gli ospiti: Per Trentinara e per l'Italia avanti! Manifesti di giubilo e di ossequio pavesavano i muri in un tripudio di colori. Tutto il popolo di Capaccio, Fascio, Milizia, Combattenti, gran parte del popolo di Giungano, rapprezentanze di Monteforte, di Stio, di Monte Cicerale, di Laurino, di Agropoli, di Ogliastro, di Torchiara, di Rutino, di Castellabate, di Vallo della Lucania, di Sessa, di Omignano, di Stella, di Prignano, di Ostigliano, di Magliano si erano riversati a Trentinara, con ogni mezzo, anche per vedere ed acclamare il Prefetto Dinale che eccezionalmente e per la prima volta usciva dal Capoluogo e come rappresentante del Governo Nazionale metteva piede sul suolo del Cilento così carico di eventi e così ricco di avvenire.[...]

(1) Non riusciamo a capire come mai, e a quale scopo, la pietra più grande del basamento in prezioso travertino di Rapolano, cioè quella a contatto con il terreno, sia stata coperta con un "assettaturo" in marmo e sia anche stata eliminata l'originale recinzione in ferro battuto. Chiediamo: perché? E che modo è questo di tutelare i beni culturali del paese?

(2) In realtà il programma prevedeva l'inaugurazione il 12 luglio, anniversario dei patrioti dei moti cilentani del 1848 passati per le armi, sulla Piazza del Paese di Trentinara, dalle soldatesche Borboniche. L'inaugurazione, però, fu autorizzata, dalle autorità, per il giorno successivo, forse perché il prefetto Ottavio Dinale ed altre personalità governative non potevano essere presenti il giorno 12 luglio.

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