1702 - Il Regno di Napoli in prospettiva

1702 - IL REGNO DI NAPOLI IN PROSPETTIVA - Dell'Abate Gio: Battista Pacichelli

1702 - IL REGNO DI NAPOLI IN PROSPETTIVA - Dell'Abate Gio: Battista Pacichelli

DI LAURINO , E PIAGGINE SOPRANE.
Lontano 14 miglia dal Mar Tirreno stassi l'antica, e nobil Terra di Laurino, nome preso dalla quantità de' Lauri, che l'ingombrano , di già soggetta all'antichissima Città di Pesto, & indi aggregata alla Diocesi di Capaccio: la prima distrutta.
Si divide questa Terra nella Principale, e tre suoi Casali detti Piaggine, convenendo a tutti il nome di Laurino, facendo anticamente un sol Corpo, soggetti ad una Giurisdizione con un sol Popolo, un sol Catasto, & un Peculio; nominandosi la Principale Laurino, l'altre due una Laurino soprano , che sono le Piaggine soprane, l'altre Laurino sottano, che fono le Piaggine sottane, & un altro detto di Fonga (attuale Villa Littorio). Per li pagamenti da farsi divisi alla Regia Corte nel 1571 si divisero due Piaggine dalla Principale, come si divise anche il Clero, restando solo con la detta Terra il detto Casale di Fonga (attuale Villa Littoriio).
Siede la Terra di Laurino sopra un Monte fortificato dalla Natura con altissime rupi dalla parte di mezo giorno, e con mura, e con Torri dall'altre parti, ha patito l'ingiurie del Tempo, onde si vede alquanto dall'antica bellezza decaduta.

Litografia di Piaggine Soprane del 1702 (Originale)   Litografia di Piaggine Soprane del 1702 (con lettere evidenziate)

Sono le Piaggine Soprane avanzate di bellezza, e di stima, essendo bellissime per sito, come che situate alle spiaggie d'un'ameno Fiumicello, ò sia Rio, dal che vengono dette: Piaggine, ò con la frase del volgo Chiaine per la spiaggia del detto Fiume, che originato tre miglia lungi il Monte corre presso le mura di detta Villa, che à riva di detto Fiume, & alla radice d'un Colle, in mezo d'una Valle circondata da cinque colline è formata à guisa d'un vago Teatro con le prospettive verso Mezo giorno, & Occidente, con famose habitationi, Giardini, e larghe strade.
Ragira il Fiumicello alcune Molina per comodità delle Ville, con acqua perfettissima à bere, e basta per sua gloria il dar principio al Fiume Calore, che si và ad unire al Fiume Sele; Era stimata l'acqua per la freddezza, inabile à nudrir pesci; mà l'industria del Signor Leonardo Riccio havendovi portate le Trotte l'ha resa di questi abbondante.
Benché sia il Villaggio delle dette Piaggine soprane numerato con picciol numero di Fuochi, e Famiglie; ad ogni modo è stato sempre decorato con l'habitatione di nobilissime Famiglie, e di cospicue persone.
Hà per Protettrice Santa Elena, non già l'Imperatrice Madre di Costantino, ma una Santa Romita delle stesse Piaggine, à cui è consecrata una Chiesa nel luogo detto Gorgo nero. Nacque anche in essa il Ven. Servo di Dio Andrea Pepoli de' PP. Minimi di San Francesco di Paula, il di cui deposito si riverisce in Castell'à Mare di Stabia, e benche creduto del Cilento, per esser la Famiglia Pepoli de' Baroni del Cilento, possedendovi le Terre di Porcili (attuale Stella Cilento), S. Gio: (San Giovanni) Casali di Bona Fede (Bonafede), e Guarazzano (Guarrazzano); havendo però le habitationi loro nelle Piaggine, & in Salerno dal dottissimo Giulio Pepoli portate; eletto Vicario dell'Eminentis. Savelli, & indi promosso al Vescovado d'Acerni, benche impedito dalla morte.
Questa Famiglia dunque, che qui hebbe l'habitatione, è l'istessa, che s'adoprò in difesa della Città di Salerno assediata de Francesi al riferire di Fabritio Pinto nella sua Hiftoria di Salerno assediata; questa combattè à favore di Sua Maestà Cattolica nel tempo degli ultimi tumulti del Regno, assistendo frà gli altri Giuseppe Pepoli col Principe di Troja (Troia di Puglia) alla presa di Foggia, ove ammazzatoli il Cavallo fù da quel Principe benignamente ingroppato nel suo. Vive al prefente di questa Famiglia Carlo Antonio Barone de Porcili (Stella cilento) nel Cilento; non essendovi altri hoggi nella Villa che Vittoria Pepoli cugina de' detti Baroni ornata di Virtù, già maritata col Dottor Leonardo Riccio Giurisconsulto, come attestano i suoi sei Tomi da darsi alle Stampe havendo due eruditi figli il Dottor Francesco, e Rosario della istessa professione che assistendo ne' Tribunali di Napoli tengono per habitatione un belissino Palaggio, e Giardino in detta Villa. Venne questa Famiglia Riccio alle Piaggine da Felitto nobil Castello poco distante, godendo prima Seggio in Napoli, che per essersi disperfi, ne ha perduto il possesso. Vi fono anche in essa Marco Christoforo Nipote di Monsignor Vescovo della Cilenza, fuvvi non ha molto Monsign. Leonardo Vairo Vescovo di Pozzuoli, à cui F. Martino di Leone, e Cardines Successore alzò nel sepolcro un'Epitaffio, portato dal Padre Gio: Battista d'Oiso Gesuita nelle sue Iscrittioni.
E' celebre il Dittico nella Vita del detto Ven. Pepoli , che allude alle due Mitre di Vairo, e Christoforo, Santa Elena, Beato Andrea, e Baroni, dicendo:
Binas Plagena Mitras, Sanctamque, Beatum,
Atque Barones dat Patria cuncta bona.
E' la detta Villa , come si è detto delitiosissima per sito, per opulenza d'armenti, carne, oglio, grano, e Vini, benché leggieri di color di rubino, & ottimi per l'Estate.
Oltre la fua Chiesa Madrice col titolo di S. Nicolò, vi è un famoso Convento di Capuccini con lo studio di Filosofia, e Theologia. E ricca di pascoli, e di sorgive di Fonti freddissimi, fra' quali sopra il Monte de Pruno vi è la Grotta detta di S. Elena , ove scaturisce un'acqua, che fà rauça la voce, e ristringe il palato, servendo a' Pastori di scherzo perché alcuno non possa inghiottire.
Viene ornata di Dottori di Legge, Medici, Chirurghi, Notari, Spetierie, e di tutte le forti d'artefici; professandovi le Donne l'arte della Lana, che dà commodità à tutti di vestire commodamente. Vi sono Bofchi, e Monti abbondanti di Caccie, frà quali è'l Monte Motula con quantità di Pernici.

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