12-13 ottobre 1970 - I NUOVI SCOPPI DI FURORE
I NUOVI SCOPPI DI FURORE - REGGIO ISOLATA in preda all'ansia
Uno dei tre agenti feriti è in gravi condizioni - Misteriose esplosioni nella notte - Sempre bloccato il traffico stradale e ferroviario
Reggio Calabria, 12 ottobre.
Un Situazione gravissima a Reggio Calabria, isolata drammaticamente e in preda a un nuovo scoppio di violenza nella "guerra per il capoluogo" regionale.
La protesta per l'insediamento del Consiglio calabrese a Catanzaro, in corso ormai da tre mesi, è sfociata ieri sera in durissimi scontri fra dimostranti e forze dell'ordine:
tre agenti di polizia (Pasquale D'Angelo di 19 anni da Roccadaspide in provincia di Salerno, Giovanni Frisciada di 23 anni, e Michele L'Altrella, di 23, da Apricena in provincia di Foggia, i primi del reparto celere di Roma, l'altro del VII reparto mobile di Senigallia) sono stati feriti da colpi di pistola.
Pasquale D'Angelo è ricoverato con prognosi riservata all'ospedale. È il più grave dei tre: una pallottola gli è penetrata fra il collo e la clavicola destra e ieri non è stato possibile estrargliela. La prognosi è riservata. L'intervento chirurgico viene tentato forse in giornata.
Sono stati giudicati guaribili in venti giorni Michele L'Altrella e Giovanni Frisciada: il primo è ferito alla coscia destra, l'altro alla spalla sinistra.
Nel corso di questi incidenti - avvenuti in prossimità del ponte Nunziata, al Rione Santa Caterina, e del ponte Calopinace, nella zona sud della città - i dimostranti avrebbero lanciato contro le forze dell'ordine anche candelotti di dinamite.
Appena avuta notizia delle sparatorie, il questore Santillo ha ritirato la polizia e ne ha disposto l'accasertamento.
(l'articolo continua, ma non riportiamo la trascrizione perché non ci sono note riguardanti il Cilento. Se desideri leggerlo, puoi farlo sfogliano le immagini a inizio articolo).
Fonte: Archivio Corriere dell'Informazione - Corriere d'Informazione, lunedì 12 ottobre 1970