Giovedì, 21 Gennaio 1886 - Roccadaspide - Una brutta serenata
Una brutta serenata
Una brutta serenata - Cosimo Iannella era un contadino di Roccadaspide forte e ricciuto, cui sorridevano la gioventù e gli occhi neri d'una bella contadinotta.
La sera del diciassette corrente sotto le finestre della nenna sfogava la sua pena d'amore cantando le più belle e meste canzoni campagnuole, quando la voce fresca e passionata gli fu spezzata nella gola da una zacconata (a Roccadaspide chiamano zaccone una specie di randello molto simile ad una clava).
L'innamorato garzone al colpo violento agitò per aria le braccia come cercando un punto d'appoggio, poi rotolò malamente sul lastrico, colla bocca e l'orecchio destro gementi sangue.
Raccolto dai carabinieri, adagiato alla meglio sopra una scranna, fu chiamato il dottore Vignola… ma questi, accorso volenteroso nell'ora tarda, non potè che constatarne la morte, avvenuta al tocco dopo la mezzanotte per emorragia cerebrale.
L'omicida è un tal Giovanni Scorzelli, il quale ha voluto proditoriamente vendicarsi delle coltellate, ricevute tre anni fa, che lo misero in pericolo di vita.
Egli venne nella stessa notte arrestato.
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Fonte:
Giornale LA FRUSTA, Salerno - Giovedì 21 Gennaio 1886