2004 - Luigi Peduto e Mokryna Yurzuk: una storia d’amore

1943-2004 - L'amore perduto e poi ritrovato tra il prigioniero italiano e la deportata ucraina

Mokryna Yurzuk e Luigi Peduto - 1945  Luigi Peduto e Mokryna Yurzuk - 2004

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Luigi Peduto e Mokryna Yurzuk, un amore perduto e poi ritrovato dopo oltre 60 anni.

   La storia di Luigi Peduto e Mokryna Yurzuk celebra un amore che ha affrontato una guerra, ha valicato i confini e ha superato le barriere linguistiche.
   La storia inizia nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il ventunenne Luigi Peduto, maresciallo della Guardia di Finanza, originario di Castel San Lorenzo, assegnato alla 2° Compagnia autonoma del Battaglione di stanza a Spalato (Croazia), viene catturato dai tedeschi. Da prigioniero, dopo 15 giorni di cammino a piedi, raggiunge il “17° B Stamlager”, il campo di concentramento di Krems, in Austria. Nel campo Luigi incontrò la ventenne ucraina Mokryna Yurzuk (Maria come la chiamava lui), con una figlia neonata di nome Nadya, deportata e condannata ai lavori forzati.
   Nonostante che Mokryna non parlava l’italiano e Luigi conosceva solo alcune frasi in ucraino, i due si innamorano perdutamente. In quel luogo zeppo di crudeltà, la coppia riuscì a sopravvivere, grazie anche alla forza dell’amore, sostenendosi a vicenda: lui le portava da mangiare, rinunciando anche al suo misero pasto, e lei gli cuciva gli abiti. I due innamorati sognavano la libertà.
   Quando il campo di Krems, chiamato Stalag XVII B, fu liberato dai Russi nel 1945, Mokryna, con la figlia Nadya, fu costretta a tornare al di là della Cortina di ferro e a Luigi, che voleva seguirle, fu impedito dalle autorità sovietiche di farlo, con la risposta: "Stalin non vuole". Tornati nei paesi d’origine, entrambi si sposarono ed ebbero figli dalle nuove relazioni, ma non hanno mai dimenticato il loro vero e unico amore.
   Soprattutto Luigi non ha mai smesso di cercare la sua Maria. L’ha ritrovata dopo sessant’anni quando, nel 2004, scrive alla trasmissione televisiva Russa/Ucraina "Zhdi Menya" (Aspettami), la versione locale di "C’è posta per te" e/o "Chi l'ha visto".
   Luigi, durante la puntata, ha potuto riabbracciare Mokryna dopo 60 anni e da allora i due sono rimasti sempre in contatto e si sono frequentati. Mokryna nel corso degli ultimi anni è venuta anche in Italia, ha visitato il paese natio dell'ex soldato e ha ottenuto la cittadinanza onoraria di Castel San Lorenzo, mentre Luigi andava in Ucraina, a casa della sua Maria, ogni estate.
   Luigi e Mokryna, entrambi vedovi, dal 2004 non si lasciano più fino al 2013 quando Luigi muore (9/8/2013).
   Luigi, negli anni, ha chiesto a Mokryna di sposarlo, ma Mokryna non ha voluto: "Si sono ritrovati troppo tardi - ammette Galyna Yemeliyanova, nipote di Mokryna - Entrambi hanno figli e nipoti e non se la sentono di vivere in un paese straniero". Quando periodicamente si incontrano, di solito è Peduto che va in Ucraina portando regali come olio d'oliva e parmigiano con i quali cucinano gli spaghetti. Per comprendersi parlano un mix di ucraino, italiano e russo, ma c'è chi sostiene che riescono a capirsi anche senza parlare.
   Questa commovente riunione è stata immortalata, nel 2013, con una scultura fusa in bronzo. La statua è stata eretta nel parco Mariniskyi a Kyiv (Kiev) vicino al Ponte degli Innamorati, dove ancora oggi le coppie si promettono amore eterno. La statua, degli scultori Alexander Morhatskyy e Gregory Kostjukov, rappresenta l’amore tra Luigi e Mokryna, ormai anziani, stretti in un immortale abbraccio (coordinate della scultura: 50.452594, 30.534037 clicca qui per il percorso e/o CLICCA QUI PER APRIRE GOOGLE STREET VIEW).
   Una copia esatta della scultura (clicca qui per aprire Google Maps) è stata inaugurata nella città natale di Peduto, a Castel San Lorenzo, il 30 aprile 2017. L’opera, donata dall'emittente televisiva Ucraina "INTER", è diventata simbolo di amore eterno tra due innamorati che la guerra ha riunito e poi separato. La versione italiana della scultura, chiamata la "Fratellanza Universale", rappresenta metaforicamente un abbraccio tra due popoli, l’Italia e l’Ucraina, che hanno entrambi sofferto per i tragici eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale (coordinate della scultura: 40.418225, 15.228860 clicca qui per il percorso).

Un bellissimo e breve documentario

La puntata "Zhdi Menya" (Aspettami) del 2004

Alcune foto dello Stamlager XVII B
(Clicca sull'immagine per sfogliare tutte le foto)

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